Implantologia moderna
Il sorriso è la forma di comunicazione più immediata e rassicurante. Quando perde di spontaneità perché siamo preoccupati per le condizioni della bocca, per i denti caduti o la protesi mobile poco stabile, allora è tempo di correre ai ripari rivolgendosi ad un dentista esperto. La ricerca odontoiatrica italiana è all’avanguardia nel mondo. Lo è anche per materiali e tecniche usate nell’implantologia dentale.
L’implantologia è un trattamento atto a reintegrare denti mancanti senza dover ricorrere a ponti tradizionali con una predicibilità elevatissima. Negli ultimi anni la ricerca in questo campo si è indirizzata verso tecniche chirurgiche in grado di facilitare il lavoro del chirurgo, aumentando il comfort postoperatorio del paziente.
Per approfondire l’argomento abbiamo incontrato il dottor Bledar Agalliu, direttore sanitario dello Studio dentistico AM di Arcore
Protocolli chirurgici come la tecnica flapless, (senza lembo) si sono introdotte proprio per cercare di ridurre al minimo il trauma chirurgico, per così garantire maggior confort post operatorio. Questa tecnica infatti consiste nell’incisione della gengiva mediante frese chirurgiche, creando un foro che attraversa la gengiva. Non essendo necessario l’impiego del bisturi per incidere, il campo operatorio risulta quasi esangue ovvero il sanguinamento è estremamente ridotto e non sono necessari neanche i punti di sutura
L’implantologia ci permette la sostituzione dei denti perduti con altissima affidabilità, consentendo al dentista di ripristinare al meglio la completa funzione dell’apparato masticatorio del paziente senza ricorrere a strutture protesiche rimovibili parziali o totali come dentiere o scheletrati.
La protesi su impianti evita di dover continuamente indossare e togliere la dentiera, azzera le infiammazioni causate dal carico della masticazione sulle gengive, e arresta l’assorbimento osseo provocato dall’uso della protesi mobile.
Le soluzioni implantari possono essere diverse per tecnica, per numero di impianti inseriti e per tipologia di materiali.
I materiali saranno sempre biocompatibili, come titanio e ossido di zirconio che non provocano rigetto.
Per quanto riguarda la tecnica più adatta al singolo caso, sarà l’odontoiatra a individuarla dopo un’attenta valutazione del paziente.
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